- I cinque sensi (tatto, gusto, udito, vista, olfatto) e gli impulsi neurologici
- Esterocezione: la percezione degli stimoli esterni (esempi di neuro marketing)
- Visivo, uditivo, cinestetico, riconoscere rapidamente il sistema rappresentazionale prevalente nel paziente consente di tarare la comunicazione.
- Senso di fame e sazietà: leptina e grelina, pathway ormonali, accenni di neurologia e fisiologia dell’apparato gastro-enterico (asse cervello-intestino)
- La fame fisiologica
- Conseguenze di un pasto incompleto o di una dieta troppo restrittiva
- Indice glicemico degli alimenti e impatto sulla fame
- La fame emotiva
- Campanelli d’allarme della fame in eccesso: mangiare per sentirsi felici, quando si è stressati, in risposta a stati d’animo, senza controllo, mangiare oltre la sazietà, cibo come consolazione
- Campanelli d’allarme della fame in difetto: paura di determinate categorie di cibo, preoccupazione nel prendere peso, rifiuto di situazioni sociali e primi segni di isolamento
- Le cause e il ruolo della psicologia: stress, senso di vuoto, emozioni, noia, tristezza
- Le conseguenze: senso di colpa, vergogna, senso di fallimento, mancanza di controllo, circolo vizioso, rischio dipendenza da cibo, episodi isolati di abbuffata, isolamento sociale, perdita di controllo, rischio DCA
- Obiettivi della riabilitazione psico-nutrizionale
- Correzione dello stato di salute e raggiungimento del peso ideale: malnutrizione per eccesso, per difetto, eventuali carenze di micronutrienti
- Correzione delle convinzioni psicosociali
- Normalizzazione dei comportamenti alimentari borderline e ripristino della percezione di fame/sazietà
- Riconoscimento: individuazione del problema e del meccanismo di innesco
- Prima anamnesi generale: come individuare il problema, abitudini alimentari e loro significato simbolico
- Eventuale coesistenza di patologie: l’importanza della salute prima del peso; gestire la reazione al momento della diagnosi
- Storia clinica ed eventuali trattamenti precedenti: storia del peso
- Situazione familiare e socio-ambientale
- Comunicazione: l’importanza della relazione terapeutica
- Dietista/Nutrizionista, figura nemica o amica?
- Ruolo dell’empatia: imparare a conoscere e comunicare con il paziente, ascolto attivo e ricalco
- Educazione alimentare: il ruolo del professionista della nutrizione
- Affrontare la problematica cognitiva relativa alla dieta: paradigmi, falsi miti, cibi “buoni” o “cattivi”, pensiero dicotomico del “tutto o nulla”
- Ruolo della diet culture e dei social media
- Il peso sulla bilancia: BMI e composizione corporea
- Sostenibilità e flessibilità del piano nutrizionale: fallimento diete ipocaloriche estreme
- Rottura dello schema dietetico “restrittivo”
- Strategie pratiche per la gestione della fame
- Tempistiche biologiche della digestione: perché mangiare lentamente, esempi di esercizi, rispetto tempistica del pasto
- Vita sociale e occasioni di convivialità: gestire gli avanzi, dolci regalati, pasti al ristorante
- Esercizi di degustazione: rafforzare i cinque sensi (accenni di mindful eating)
- Pianificazione della spesa e del proprio menù settimanale: organizzazione dei pasti
- Acquisizione di nuove abitudini
- Ruolo del team multidisciplinare: psicologo e nutrizionista
- Comunicazione delle due figure: percorso in parallelo
- Il ruolo del medico specialista
- Esempi di ricette per pazienti in fase di dieta ipocalorica (immagini annesse)
- Rendere la dieta gustosa anche sul piano psichico: consigli pratici
- Volume degli alimenti: senso di sazietà del piatto unico
- Comfort food sani: idee e ricette facili, gustose e intelligenti in caso di fame